Sul piano etico, auspichiamo di Istituire un Parlamento Cristiano Universale che rappresenti il punto nel quale ed attraverso il quale si inizierà quel cammino spirituale per far riprendere il dialogo tra i popoli che sembra essere scomparso.

Crediamo sull’indissolubilità del matrimonio. Nel passato pre-cristiano il divorzio esisteva, nell’aspetto del rinnegamento dell’uomo nei confronti della donna. In parecchie ere i divorzi si sviluppavano, e lo Stato ed i sovrani, solitamente, tentavano di trovare ripari, perché coscienti che più il matrimonio sorregge, più la società è salda e pacata.

Col cristianesimo si conferma il matrimonio monogamico indivisibile, che è, altresì la benedizione consistente della pari onorabilità tra uomo e donna. L’uomo non può più ripudiare la propria consorte, ma nemmeno la donna può districare il legame nuziale assunto liberamente, in presenza di testimoni umani e di Dio stesso. L’uomo e la donna divengono in verità, se non altro nell’idealità, integrativi, “un solo corpo e una sola carne”. L’impegno che li lega, li unifica tra loro, ed è garante della loro consapevolezza verso i figli e la società.

Avere la cognizione che il matrimonio è una scelta per la vita, porta sicuramente a darle il giusto peso, a prestabilirlo con enorme impegno, a viverlo, anche nei momenti di ostacolo, con quella capacità di sacrificio che può muovere ogni difficoltà e rilanciare l’amore tra due persone. E poi il matrimonio non è soltanto l’esperienza affettiva e romantica di due persone, esso perdura, altresì, allorquando l’amore viene meno. Sussistono appunto dei figli, verso i quali i coniugi hanno un dovere.

Il divorzio ha la facilitazione di rimediare l’errore di un matrimonio fallito e permette di ricominciare, ma prospetta anche uno svantaggio che è ancora più rilevante. Esso uccide, o riduce fortemente, la decisione dei coniugi di compiere ogni probabile impegno per proteggere un matrimonio pericolante.

Il divorzio è dunque oggi in Italia una vera emergenza.

Molti ragazzi non sanno concentrarsi, non riescono a stare fermi, non sopportano un minimo di disciplina. Indisciplinati lo diventano, anzitutto, nella testa, piena, purtroppo, di paure, di ansie, di turbamenti, respirati in casa, in famiglia, vivendo accanto a due genitori conflittuali, o passando da una casa all’altra, dalla mamma, alla nonna, al padre, con l’aggiunta, quando va ancora peggio, di nuove figure, nuovi “padri” o “madri”, cioè, secondo un linguaggio antico e ben chiaro, “patrigni” e “matrigne”!
Queste sono, spesso le vere cause delle disgregazioni familiari, come ad esempio quando un ragazzo si uccide, quando fugge di casa o quando finisce nella droga.

Sul piano economico riteniamo che le classi produttive debbano legiferare in riferimento alla propria specifica sezione di attinenza. A livello aziendale auguriamo la presenza dei lavoratori, allo svolgimento decisionale ed al risultato economico d’esercizio. Riteniamo non più rinunciabile un intervento legislativo che determini una volta per tutte la questione abitativa superando lo strumento dell’esoso mutuo di banca.

Affinché l’Italia possa realizzare l’ambito ammodernamento, riteniamo che sia prioritaria la scelta delle infrastrutture e la qualità ambientale, soprattutto nel mezzogiorno.

Và assolutamente riformata la normativa di valutazione ambientale delle opere, con l’eliminazione dei tre passaggi attuali e la concentrazione in un’unica procedura di autorizzazione, da concludersi nel tempo massimo di tre mesi. Deve essere previsto un divieto di revoca o l’applicazione di sanzioni pecuniarie elevate con la responsabilità erariale a carico degli amministratori pubblici interessati, una volta che sia stata assunta la decisione.

Riteniamo, altresì, che la priorità và data agli impianti per produrre energia pulita, ai rigassificatori indispensabili per liberalizzare e diversificare l’approvvigionamento di metano, all’introduzione di “Isole Ecologiche” obbligatori per la raccolta differenziata per il trattamento dei rifiuti, alla manutenzione ordinaria e straordinaria della rete idrica.